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Procedimento amministrativo |
REDDITO DI CITTADINANZA: CONTROLLO SUI REQUISITI RELATIVI AL NUCLEO FAMILIARE, RESIDENZA E SOGGIORNO |
Autore: a cura di Domenico Giannetta - Comandante Polizia Municipale
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Le regole sui controlli rivolti ai beneficiari del reddito di cittadinanza sono contenute nella nota n. 8156/2019 del Ministero del Lavoro, relativa all’accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato Regioni. |
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Le regole sui controlli rivolti ai beneficiari del reddito di cittadinanza sono contenute nella nota n. 8156/2019 del Ministero del Lavoro, relativa all’accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato Regioni.
I Comuni invieranno all’INPS le informazioni sui controlli eseguiti tramite la piattaforma GEPI, predisposta per la gestione dei Patti per l’Inclusione Sociale.
Il Comune deve verificare che il beneficiario del reddito di cittadinanza rispetti tutte le regole in merito a residenza e soggiorno per aver diritto al sussidio.
Ciascun Comune dovrà controllare almeno il 5% del totale dei soggetti residenti nel proprio territorio che hanno richiesto ed ottenuto il reddito di cittadinanza.
L’oggetto della verifica saranno le informazioni dichiarate nel modello ISEE relative alla composizione del nucleo familiare e, accanto a queste, i dati al rispetto del requisito minimo di residenza in Italia.
Il decreto n. 4/2019, convertito nella legge n. 26/2019, stabilisce che oltre ai requisiti di reddito e patrimonio, per poter richiedere il reddito di cittadinanza è necessario:
- essere cittadino italiano, > |
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Note: |
Links: |
Allegato:
Accordo Unificato.pdf
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di un Paese dell’UE, ovvero di un Paese extra UE (con permesso di soggiorno di lungo periodo);
- essere residente in Italia da almeno 10 anni e gli ultimi 2 in via continuativa.
Fino a quando non sarà completata la procedura per il completamento dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, ciascun Comune verificare i dati presenti nei propri archivi per accertare il rispetto dei requisiti necessari.
L’accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 4 luglio 2019 attribuisce un arduo compito ai comuni, anche considerando che la digitalizzazione dei processi e delle pratiche anagrafiche è tutt’altro che completata e che, in molti casi, i controlli dovranno essere effettuati passando al setaccio gli archivi cartacei.
Nell’accordo della Conferenza Unificata vengono chiarite le definizioni di reddito di cittadinanza, beneficiario richiedente, requisiti di residenza, requisiti di soggiorno, comune di ultima residenza, comune di provenienza, piattaforma digitale e Isee.
L’art. 2 va poi ad esplicitare quelli che sono i requisiti di residenza ed i requisiti di soggiorno. |
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