LA GESTIONE DEI RIFIUTI EDILI - PRESCRIZIONE ASSEVERATA – ADEMPIMENTI DA PARTE DELLE IMPRESE - PROCEDURE OPERATIVE
Corso di aggiornamento
Docente: DOMENICO GIANNETTA – Comandante Polizia Locale - Specialista in Organizzazione e Gestione della Sicurezza Urbana - Esperto Protezione Civile – Sportello Unico Attività Produttive
Infopol ha il piacere di segnalare il corso sulla "LA GESTIONE DEI RIFIUTI EDILI - PRESCRIZIONE ASSEVERATA – ADEMPIMENTI DA PARTE DELLE IMPRESE - PROCEDURE OPERATIVE". Docente: Domenico Giannetta
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Allegato: programma_rifiuti_edili_giannetta.pdf
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Note:

DATACITTA'PREZZOPROMOZIONE
venerdì 11 dicembre 2020nessunaDettagliNon disponibile
Sede:
Orario: dalle ore 13.15 alle ore 17.15
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venerdì 11 dicembre 2020Dettagli€ guarda tabella prezziNon disponibile
venerdì 11 dicembre 2020Dettagli€ 60 (+ iva per i privati - esente iva per la PA)Non disponibile

LA GESTIONE DEI RIFIUTI EDILI -
PRESCRIZIONE ASSEVERATA – ADEMPIMENTI
DA PARTE DELLE IMPRESE - PROCEDURE OPERATIVE

PREMESSA

La definizione normativa in Italia è data dall'art. 183 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (cosiddetto Testo unico ambientale), modificata dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205 "Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive" : « Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi ». L'atto di "disfarsi" va inteso indipendentemente dal fatto che il bene possa potenzialmente essere oggetto di riutilizzo, diretto o previo intervento manipolativo. Secondo la Circolare del Ministero dell'Ambiente 28.06.1999 "disfarsi" equivale ad avviare un oggetto o sostanza ad operazioni di smaltimento o di recupero (rispettivamente allegati B e C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006). La corretta gestione dei rifiuti derivanti da attività edilizie di costruzione e demolizione (C&D), comprese le terre da scavo, riveste un ruolo di fondamentale importanza all’interno della gestione dei rifiuti speciali e ha indubbiamente un riflesso fondamentale nella tutela dell’ambiente e nel controllo del territorio. Il Rapporto Rifiuti Speciali 2015, redatto dall’ISPRA, fornisce una rappresentazione quantitativa della produzione di rifiuti speciali non pericolosi (di cui fanno parte i rifiuti da C&D) in Italia: nel 2013, essa ammontava a circa 122 milioni di tonnellateIl settore delle costruzioni, in particolare, contribuisce a circa il 37,4% della produzione totale di rifiuti. Più in dettaglio, i rifiuti da C&D rappresentano circa il 40% dei rifiuti speciali non pericolosi. Bastano questi pochi dati per capire che quello dei rifiuti a C&D è un problema di significativa rilevanza ambientale. È importante osservare l’andamento della produzione di rifiuti speciali in relazione al PIL: nel periodo 2000 – 2013, l’indice di correlazione tra le due variabili è pari allo 0,97, indicando una buona correlazione tra le stesse. In Italia, il settore edile, cui appartiene l’attività di C&D, ha un notevole peso economico, concorrendo per l’11% alla formazione del PIL nazionale. Nel 2010, nel pieno della crisi economica che ha investito l’Europa e l’Italia, gli addetti al settore delle costruzioni erano 1,93 milioni, rappresentando circa il 30% degli occupati nell’industria e l’8,4% degli occupati rispetto a tutti gli altri settori economici. L’edilizia rappresenta indubbiamente un fattore propulsivo per l’intera economia italiana, trainando molto altri settori, anche grazie al fatto che l’approvvigionamento delle materie prime avviene prevalentemente all’interno del territorio italiano (solo il 2% degli approvvigionamenti è di importazione). Se ne deduce la rilevanza anche economica di una corretta gestione dei rifiuti da C&D, correlata all’attività edilizia. Partendo da queste semplici premesse, il presente lavoro di tesi si propone di esaminare il problema della gestione dei rifiuti da C&D e delle terre da scavo dal punto di vista giuridico, tecnico ed economico, e ambientale. Per soddisfare tale obiettivo, la tesi è stata articolata in cinque parti. Partendo dalla definizione tecnica ed operativa di attività di C&D per fornire una rappresentazione quantitativa del problema della produzione dei rifiuti da attività di C&D, si è passati ad esaminare i principali riferimenti normativi comuni-tari e nazionali, sottolineandone le fondamentali implicazioni tecniche, operative ed economiche. Sono state poi descritte le diverse fasi della gestione integrata dei rifiuti da C&D, con particolare riferimento alla gestione delle terre da scavo, sottolineandone le peculiarità dal punto di vista tecnico e normativo. Infine, è stata proposta un’analisi comparativa (a livello regionale) nella gestione economica dei rifiuti da C&D, effettuata a partire dall’esame dei riferimenti normativi ed economici emanati dalle diverse regioni italiane.

OBBIETTIVI E FINALITA’

Il corso intende fornire ai partecipanti la conoscenza e gli strumenti per poter conoscere in maniera approfondita tutti gli aspetti normativi e giuridici per la classificazione dei rifiuti da demolizione ed in particolare le modalità di trattamento e smaltimento. Oltre agli aspetti puramente relativi alla gestione dei rifiuti viene affiancato l’aspetto sanzionatorio con particolare attenzione alla prescrizione asseverata.

CARATTERISTICHE DEI DESTINATARI

Dipendenti di pubbliche amministrazioni, Autorità portuali, Autorità amministrative indipendenti e di garanzia, vigilanza e regolazione, di enti pubblici economici, Ordini professionali, società in controllo pubblico, associazioni, fondazioni, enti di diritto privato, società in partecipazione pubblica.

STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO

L’intervento formativo prevede un'articolazione modulare nell'ambito del quale i partecipanti affronteranno tutti gli aspetti connessi ai ruoli professionali di riferimento. La logica sequenza modulare adottata ed il mirato scambio, tra trattazione teorica ed esemplificazioni di tipo pratico, fanno si che il partecipante acquisisca tutte le conoscenze e i principi generali relativi alle materie oggetto di intervento. Il corso è realizzato interagendo anche con mezzi multimediali ed affrontano tutti gli aspetti delle tecniche e delle procedure relative all’applicazione del concetto di trasparenza e pubblicità degli atti. I temi possono essere sviluppati in via globale o isolatamente per singoli temi selezionati e sono supportati da schemi e disegni esemplificativi, nonché da esempi concreti e manualistica pratica. Le tematiche sono sviluppate con riferimento ad aspetti pratici, concreti ed operativi. Il question-time garantisce una continua integrazione di domande/risponde tra utenti e docente. I giochi di ruolo e le esercitazioni pratiche simulano casi concreti e sviluppano al termine una discussione collettiva per verificare le soluzioni operative scelte dai singoli partecipanti. I supporti didattici specifici messi a disposizione dei partecipanti sono il risultato di ricerche, sull'argomento oggetto di formazione trattate dal docente. Saranno inoltre messe a disposizione >

le fonti per attingere informazioni sugli argomenti legislativi e normativi della materia.

PROGRAMMA

L’INQUADRAMENTO GIURIDICO

Decreto legislativo 3 Aprile 2006, n. 152
Decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76

INTRODUZIONE NORMATIVA E PRINCIPI GENERALI

Ambito di applicazione della disciplina e finalità
Il concetto Giuridico di rifiuto e La nuova classificazione dei rifiuti
I criteri di classificazione
I Rifiuti Urbani I Rifiuti Speciali
I rifiuti pericolosi: definizione e nuove caratteristiche di pericolo (Art. 184 – Allegato D)
Nuovo elenco europeo dei rifiuti (Decisione Comm. Europea 2014/955/UE)
Il materiale prodotto dalle demolizioni edili: Rifiuti o sottoprodotto?
Le diverse tipologie di rifiuti edili: come gestirle?
Processo di attribuzione dei codici C.E.R.
Classificazione codice C.E.R. pericoloso assoluto
Classificazione codice C.E.R. speculari
L’obbligo di analisi: esiste?
Le nuove definizioni Articolo 183 T.U.A. – Legge n. 68/2015
Il deposito incontrollato e la discarica
I rifiuti provenienti da attività di manutenzione (Artt. 230 e 266 Decreto Legislativo n. 152/2006)
La responsabilità nella gestione dei rifiuti - Articolo 188 Decreto Legislativo n. 152/2006
Il principio di corresponsabilità
La responsabilità del produttore e del committente
La tracciabilità dei rifiuti
Il problema della disciplina transitoria, quali sono le norme ad oggi vigenti?
Art. 190 Il registro di carico e scarico (le esenzioni per i rifiuti da demolizioni)
Art. 193 Il formulario di identificazione rifiuti
Il M.U.D. e la Dichiarazione Sistri
Art. 6 del D.L. n. 135/2018 (cd. Decreto Semplificazioni), a far data dal 1 gennaio 2019, il SISTRI non sarà più operativo
Le disposizioni Regionali in materia di gestione dei rifiuti edili (adempimenti da parte dei Comuni e dell’imprese)
Il trasporto dei rifiuti edili oneri da parte delle imprese e sanzioni
Il recupero dei rifiuti edili e possibile utilizzo
La corretta gestione delle Terre e Rocce da scavo
Le sanzioni più frequenti in materia di illecita gestione dei rifiuti edili
La responsabilità dell’amministratore
La responsabilità del trasportatore
Il trattamento dei rifiuti in amianto
La responsabilità dell’impresa ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001

I RIFIUTI EDILI

I materiali da demolizione
Il deposito temporaneo
I compiti del produttore dei rifiuti e dell’appaltatore
Il trasporto dei prodotti della demolizione
La tracciabilità dei rifiuti da demolizione
Lo smaltimento o recupero dei rifiuti da demolizione
I requisiti e procedura per il riutilizzo in sito dei materiali inerti derivanti da attività di demolizione / costruzione
Adempimenti amministrativi
Lo smaltimento dell’amianto

DISCIPLINA SANZIONATORIA DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI
E PENALI IN MATERIA DI TUTELA AMBIENTALE - (ART. 1,
COMMA 9, LEGGE 22 MAGGIO 2015, N. 68 - DISPOSIZIONI
IN MATERIA DI DELITTI CONTRO L'AMBIENTE)

LA MODULISTICA

Procedura smaltimento amianto
Procedura prescrizione asseverata ai sensi della legge 68/2015
Verbale di ispezione dello stato dei luoghi
Verbale di violazione amministrativa
Verbale di accertamenti urgenti
Comunicazione di reato
Modulistica per prescrizione asseverata
Prontuario e procedure operative


SEDE DECENTRATA IN VIDEOCONFERENZA CON PC/SMARTPHONE

DAL COMANDO E DA CASA (UTENZA SINGOLA) € 60

ISCRIZIONE COLLETTIVA IN VIDEOCONFERENZA CON PC/SMARTPHONE
O ACQUISTO REGISTRAZIONI

FINO A 4 OPERATORI € 230
FINO A 6 OPERATORI € 340
FINO A 8 OPERATORI € 450
FINO A 10 OPERATORI € 555
OLTRE I 10 OPERATORI su richiesta
La dispensa e l’attestato di partecipazione verranno inviati per e mail agli iscritti. I prezzi sono da intendersi Iva 22% esclusa. Ai sensi dell’art. 10, d.p.r. 633/72, la quota è esente Iva se la fattura è intestata a un Ente pubblico. La quota è da intendersi AL NETTO delle spese di bonifico e di marca da bollo (euro 2 su tutte le fatture esenti IVA di importo superiore a euro 77,47). La quota va versata ANTICIPATAMENTE SE PRIVATO, con bonifico su c/c intestato a: Infopol s.r.l. a socio unico – IBAN IT93G0311101649000000010365, UBI BANCA

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