Ambiente
DIRETTIVA ANTIDEGRADO URBANO
Autore: a cura di Domenico Giannetta - Comandante Polizia Municipale

 
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini in data 17 aprile 2019 ha emanato la direttiva n. 11001/118/7 “Ordinanze e provvedimenti antidegrado e contro le illegalità. Indirizzi operativi” contenente le iniziative da attivare a tutela dei centri storici.

Nella direttiva si pongono in rilievo i nuovi strumenti forniti ai Sindaci dal decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14 e dal decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 che consentendo loro, con proprie ordinanze, di limitare l’orario di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche in tutte le aree interessate da fenomeni di assembramento notturno, nonché di limitare l’orario di vendita degli esercizi del settore alimentare o misto, e delle attività artigianali di produzione e vendita di prodotti di gastronomia pronti per il consumo e di erogazione di alimenti e bevande attraverso distributori automatici. L’eventuale inosservanza dei provvedimenti sindacali può comportare anche la sospensione dell’attività commerciale.

Tali disposizioni che vanno ad ampliare il potere di ordinanza demandato >

Note:
Links:
Allegato: Direttiva Anti degrado.pdf
al Sindaco in qualità di rappresentante della comunità locale, ai sensi dell’art. 50 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, risponde all’esigenza di assicurare migliori condizioni di vivibilità per i cittadini residenti nei luoghi di maggiore aggregazione.

Si tratta di provvedimenti che andranno adottati con una precisa istruttoria e adeguatamente motivati come evidenziato dal legislatore.

L’idea di base è che la sicurezza urbana costituisce bene pubblico primario la cui efficace realizzazione presuppone il concorso di diversi soggetti, ciascuno portatore di specifici poteri, tutti funzionali, in una governance multilivello, all’ordinato vivere civile, che è indubbiamente la meta di uno Stato di diritto libero e democratico.

L’obiettivo è rafforzare la sicurezza delle città invitando tutti i Prefetti d'Italia a convocare specifiche riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nel cui ambito dovrà essere avviata una previa disamina delle eventuali esigenze di tutela rafforzata di taluni luoghi del contesto urbano.

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